Canale Navigabile a Spinadesco

Caratteristiche

La grande opera idroviaria che collegherà la metropoli lombarda al mare Adriatico è ferma
ormai da diversi anni. La costruzione del canale si è arenata in comune di Pizzighettone a poco più di un chilometro dal fiume Adda. Inizia dal Po subito a ovest di Cremona con la prima paratoia di elevazione ed il bacino di evoluzione; il canale taglia poi dritto nella pianura, a fianco di Cavatigozzi, fino all'altezza di Spinadesco, a valle del paese. Subito dopo il ponte Caselli, con ampia curva, piega a nord. Al confine con il Comune di Crotta d' Adda c' è la seconda paratoia di elevazione con i bacini di evoluzione; prosegue quindi la corsa passando a fianco dell'abitato di Crotta d' Adda, e, giunto nella frazione Tencara, la costruzione termina con un bacino. Il canale ha le rive ed il letto in cemento, ed è largo circa 40 metri e profondo circa quattro al centro. Tutte le specie di pesci sono presenti nel Canale Navigabile, sia perche entrate dal Po sia perche immesse per ripopolamento.

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Caratteristiche agonistiche

Innanzi tutto va posta in evidenza la tranquillità delle sponde, percorse durante la giornata solo da qualche automezzo di servizio; il pesce risente quindi in maniera deleteria del "rumore" causato dallo scalpiccio dei concorrenti: il cemento esalta ogni rumore rendendo i pinnuti ancora più sospettosi e allarmati. In questo canale possono essere esplicate tutte le tecniche di pesca al colpo: dalla pesca alla passata con canna fissa, alla pesca con canna tipo roubaisienne e alla pesca con tecnica all'inglese. Nell'arco di questi ultimi anni le specie prevalenti sono cambiate in continuazione. Si è passati dalla pesca dell'alborella a quella del persico sole nel sotto riva, dove stazionava in concentrazioni enormi (in quel periodo si vincevano i settori con più di 600 "gobbi"). E' quindi seguito un periodo di magra, durante il qu le sembrava che i pesci fossero spariti. Successivamente si passava alla prevalente cattura del carassio. Prevedere quale sia la specie prevalente non è facile. Il campo richiede ripetuti sopralluoghi; solo in tal modo si può essere certi della prevalente specie ittica conveniente da insidiare per la pesca in gara.

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Campo gara

Una bella strada asfaltata corre lungo il canale facilitando l'accesso al campo gara. Il campo di gara comincia dal bacino della seconda paratoia e termina al bacino della prima in sponda destra. Ciò solo in teoria, perchè in pratica viene picchettato dal ponte Caselli fino al ponte di Cavatigozzi. Solo in questo tratto vi è la strada che consente l'accesso al campo di gara con l' automezzo nelle vicinanze. Dal Ponte Caselli al Ponte Manola non ci sono piante è questo il tratto dove si possono praticare tutte le tecniche di pesca. Dal Ponte Manola fino alla sbarra dove finiva la seconda strada, alle spalle del pescatore ci sono degli alberi che di fatto penalizzano l'uso di tecniche come la pesca all'inglese, in quanto il lancio diviene difficoltoso. Manovrare canne fisse lunghe con gli alberi alle spalle è quasi impossibile. Le sponde in cemento, la larghezza sempre uguale ed il fondo anch' esso costante assicurano al canale una uniformità che è davvero ragguardevole.

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Tecnica di pesca

La sponda in cemento (divieto ormai generalizzato. di porre i piedi sul piano inclinato)consiglia l'uso di scarpe leggere, meglio se con suole di gomma (antirumore).
Sul Canale Navigabile, nel corso degli anni, si sono praticate tutte le tecniche di pesca: dalla canna corta per pescare persici sole radente la sponda, alla pesca dell'alborella con canne fisse non troppo lunghe; dalla pesca con canne fisse lunghe alla ricerca dei pesci ti taglia, a quella con la bolognese. Le tecniche più redditizie sono, senza ombra di dubbio, la pesca a roubaisienne e quella all'inglese. Il Canale Navigabile fu uno dei primi campi di gara dove venne introdotta la tecnica obbligata a roubaisienne nel trofeo eccellenza.
Pesca alla francese. Nella prospettiva di pesce diffidente in acque chiare e ferme, la canna roubaisienne consente l'impiego di finali ultrasottili (0 0,6) per allamare pesciolini o pesciotti che anche se solo di 50 grammi dovranno essere poi guadinati. La roubaisienne, soprattutto se molto lunga, richiede di essere maneggiata dal pescatore stando seduto. Il pescatore seduto, indipendentemente dalla comodità della posizione, si abbassa rispetto al piano dell ' acqua ed è meno visibile dal pesce. Dopo massicci ripopolamenti con carassi, la pesca era a senso unico, rivolta cioè a questo pesce, con lenze molto pesanti, sull ' ordine dei 2 grammi. Con l' ordinanza della Provincia di Cremona che vieta di rimettere in acqua le specie ittiche alloctone al termine delle gare, la presenza dei carassi si è ridotta di molto. La pesca a roubaisienne viene esplicata con lenze che vanno da 0,5 a 2 grammi e piombature distribuite nel basso di lenza con pallini molto piccoli verso il finale per aumentare verso il bulk che viene posto a circa un metro dall'amo. Servono lenze anche superiori a 2 grammi se si vuole stare fermi quando vengono aperte e poi chiuse le porte delle paratoie per il passaggio delle barche, in quanto si forma una corrente che prima va in senso e poi nell'altro. La pesca all'inglese permette di insidiare i pinnuti molto vicino alla riva opposta, con galleggianti della portata di 8/12 grammi. In lenza è sufficiente il peso della girella per portare in pesca l'esca. Anche con la pesca all'inglese quando apronp e chiudono le porte delle paratoie il
galleggiante effettua la passata prima in un senso poi nell'altro. Per contrastare questo movimento si mette un bulk dal peso di circa 2,5 grammi a 70 centimetri dal galleggiante, aumentando la portata del galleggiante a 12/16 grammi, per non forzare il lancio ed evitare grovigli nel basso della lenza. Questa lenza particolare per la pesca all'inglese viene usata in alternativa alle normali lenze nel Canale Navigabile quando l'acqua si muove per l'apertura e chiusura delle porte delle chiuse. A partire dall'alto: un attacco fisso per galleggianti: alla distanza di circa 70 centimetri si forma un bulk della portata di circa 2, 5 grammi, alla distanza di , pesca si monta l'immancabile girella, si fissano uno o due pallini del numero 8 distribuiti sulla lenza; si chiude con un terminale munito di treccina lungo 40 centimetri. Nota: per eliminare i grovigli nel basso della lenza durante la fase di lancio si deve far uso di un galleggiante più pesante in modo da non forzare eccessivamente il lancio; l'azione di pesca sarà molto buona ed il galleggiante rimarrà fermo e stabile anche con l'acqua chesi muove.

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Esche & pastura

L'esca principale è la larva di mosca sia naturale sia colorata, di dimensioni adatte alle specie da insidiare. I piccoli lombrichi di terra o di letame sono valide alternative; anche il mais trova le sue preferenze. Molte sono le gare in cui è permesso usare fouillis e ver de vase. Nelle giornate poco pescose il ver de vase sopperisce in parte procurando catture altrimenti impossibili. Anche l'alborella, riottosa alla vista del bigattino, si lascia sedurre da un ver de vase innescato di traverso senza pretese di nascondere l'amo. I fouillis vanno bene nella pastura, che deve essere povera, cioè poco nutriente per non saziare troppo presto un pesce già di per se poco voglioso di cibo. La pastura intesa come sfarinati trova impiego con la presenza dei carassi, e deve essere a grana medio-fine. In commercio ci sono pasture appropriate per questo canale e sono di buon effetto.

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Condotta di gara

Quanto fin qui esposto non consente scelte. Il pescatore in gara deve pescare quello che può, quello che è presente nel tratto assegnatoli senza troppi machiavellismi, senza attese del meglio o speranze nell'effetto pastura. Tutto può succedere e tutto può essere tentato, ma è difficile, quale che sia il risultato, essere alla fine certi di aver scelto la strada giusta. Solo chi vince o si piazza tra i primi può concludere che meglio non poteva fare. Questo canale così poco invitante ha un grande pregio: quando è pescoso lo è per tutti, quando il pesce dice di no non vi sono favoritismi di posizione. L 'assoluta uguaglianza delle sponde e del fondale fa emergere chi sa soffrire, impegnarsi e sperimentare di più.