MINCIO A POZZOLO CANALE SCARICATORE Caratteristiche Il canale Scaricatore del Mincio ha il suo inizio nella frazione di Pozzolo del Comune di Marmirolo, a valle di Peschiera del Garda. Questo canale ha le rive ed il letto in cemento; è largo circa 40 metri e profondo al centro circa 4-5 metri. L 'acqua vi scorre lenta e quasi sempre chiara; il suo fondale non presenta ostacoli, ma solo rare alghe sommerse ancorate alle spaccature del cemento, dove ostacoli anche minimi vi hanno raccolto il limo trasportato dalla corrente. La fauna ittica è sufficientemente varia. Le specie ospitate sono in prevalenza: cavedani e triotti, barbi e alborelle; non mancano ovviamente scardole e carassi, persici sole, carpe e tinche, e altre specie in quantità minore. In questi ultimi anni hanno fatto la loro comparsa anche i siluri. Questo canale è produttivo con la bella stagione, a partire dal mese di maggio quando l'acqua del lago di Garda che lo alimenta si scalda, e poi, proprio per la grande massa termica del Garda, rimane pescoso fino alla fine di novembre. Il tratto a monte del canale, dal fiume Mincio fino al primo ponte (ponte di Pozzolo ), ha la sponda sassosa con fondo in terra battuta. Sono presenti molte erbe ed alghe sommerse. Si presta a ottime catture ricercate in un ambiente più naturale che non il cemento. A valle invece il canale con la sua riva cementata e senza alberi lungo le sponde sembra un deserto che, col sole dei mesi estivi, pone dei problemi di resistenza fisica a chi vi si trattiene a lungo. La strada, che costeggia il canale in sponda destra è larga anche se non asfaltata; è un invito alla pesca comoda con tutti gli attrezzi a portata di mano ed il confort della propria auto vicina. In sponda sinistra la strada è asfaltata ed adibita a pista ciclabile, con divieto d'accesso agli automezzi. MINCIO A POZZOLO CANALE SCARICATORE Caratteristiche agonistiche Il canale scaricatore del Mincio resta uno dei più difficili e scorbutici campi di gara, nel quale possono lasciare speranza e prestigio anche le migliori lenze d'Italia. Innanzi tutto va messa in evidenza la tranquillità delle sue sponde, percorse durante la giornata da pochissime auto e qualche carro agricolo; il pesce risente quindi in maniera deleteria del rumore causato da molte auto e dallo scalpiccio dei concorrenti. Il cemento, infatti, esalta ogni rumore rendendo i pinnuti ancora più sospettosi e allarmati. In questo canale, come vedremo più innanzi, il pescatore da competizione deve essere pronto ad esplicare tutte le tecniche di sua conoscenza. Non vi sono qui caratteristiche agonistiche limitate nel numero, ma, al contrario, esse sono veramente tante: pesca del cavedano a fondo, o a mezza acqua, pesca del triotto e delle scardole, pesca dell'alborella; ed ancora: pesca sottoriva, pesca al centro e anche presso la sponda opposta. Possono quindi essere applicati molti accorgimenti e impiegati diversi tipi di esche e pastura. MINCIO A POZZOLO CANALE SCARICATORE Campo gara A Pozzolo in questi ultimi anni sono state disputate moltissime gare di campionato: dai provinciali ai regionali, dai campionati nazionali ai mondiali. Il campo di gara è individuabile riferendosi alla posizione dei ponti. Il ponte della strada per Volta Mantovana, situato a monte del paese, è posto su un tratto del fiume Mincio, con riva erbosa e sponda con grossi sassi; viene utilizzato come campo di gara prevalentemente nel periodo invernale. Il campo di gara, situato esclusivamente in sponda destra, parte dalla nascita del canale dal fiume Mincio e giunge sino alla diga di Marengo. Il primo tratto, fino al ponte di Pozzolo, ha le rive ed il letto in terra battuta; dal ponte sino alla diga di Marengo, il canale ha le rive ed il letto in cemento. Il tratto che va dal ponte di Pozzolo al ponte di Massimbona è il campo di gara utilizzato dal Club Azzurro per le prove di selezione. Le sponde in cemento, la larghezza sempre uguale ed il fondo anch'esso costante, assicurano al canale una uniformità che in apparenza è davvero ragguardevole. MINCIO A POZZOLO CANALE SCARICATORE Sezione del canale Prima di descrivere le varie tecniche di pesca è bene dare uno sguardo alla struttura del canale. II disegno mostra la sezione del canale divisa a metà e si riferisce alla sponda destra, anche se la sponda sinistra è uguale sia per dimensioni sia per struttura. Una caratteristica evidente è la presenza di due gronde e di un terrapieno centrale. Le gronde non sono facilmente individuabili in quanto sono molto arrotondate. Con una attenta misurazione del fondo mediante una sonda appropriata (a base piatta). si riesce ad individuare e rilevare la differenza dell'altezza del fondale in corrispondenza delle gronde. La prima gronda si trova a circa sei metri dalla sponda ed è la zona ideale per la pesca del cavedano nel sotto riva. La seconda si trova a circa 14 metri dalla riva. e risulta essere la più pescosa. Osservando il disegno schematico. oltre alle gronde. si nota un'altra particolarità che riguarda l'inclinazione del fondale: fino alla prima gronda degrada con una inclinazione molto accentuata da qui l'inclinazione del fondo è più dolce. fino a raggiungere la seconda gronda. II pescatore deve tenere presente di queste particolarità durante l'azione di pesca. MINCIO A POZZOLO CANALE SCARICATORE Tecnica di pesca La sponda in cemento (divieto generalizzato di porre i piedi sul piano inclinato) consiglia l'uso di scarpe leggere, meglio con suole di gomma (antirumore). La pesca agonistica a Pozzolo esige il corredo di tutte le canne fisse e di quelle da lancio tipo bolognese, della roubaisienne in tutta la sua lunghezza. Nella prima parte della gara e consigliabile dedicarsi alla pesca "azzurra" (detta cosi dopo la vittoria italiana nei mondiali disputati a Pozzolo nel 1971). E' la pesca del cavedano nel sottoriva, attirato con lanci di cagnotti e l'uso della bolognese piuttosto corta con terminali molto lunghi e sottili. La pesca del cavedano nel sottoriva oggi viene praticata con canna munita di cricchetto, tipo Barbarina, nella lunghezza ideale intorno ai sette metri. Le lenze sono molto leggere, da 0,30 a 0,70 grammi, di soli pallini distribuiti su un tratto di almeno un metro con terminali molto lunghi. Nella azione di pesca, l'esca scende a valle lentamente strisciando o rasentando il fondo. La Barbarina, della lunghezza di circa 7 metri, permette uno svolazzo di lunghezza sufficiente a non proiettare immagini o ombre troppo lunghe sull'acqua, non spaventando il pesce. Si pesca a ridosso della prima gronda. Questo tipo di pesca può essere effettuato anche con canna di tipo roubaisienne, dalla lunghezza che varia da 8 a 10 metri, avendo però l'accortezza di usare una bandiera (svolazzo) molto lunga, per non proiettare l'ombra della canna in acqua. La pesca del cavedano nel sotto sottoriva può essere praticata a patto di non fare molto rumore e neppure molto movimento. Molti pescatori la praticano stando qualche metro indietro rispetto al piano inclinato. Le precauzioni proprie, però, non bastano. Occorre che anche i vicini siano poco rumorosi e stiano pochissimo in piedi. Se questi ultimi, specialmente quelli a valle, si sbracciano per mezz'ora ante gara a montare canne ritti presso l'acqua e provano e riprovano passate e fondo, la pesca seguente può anche non dare i frutti sperati. Alla pesca del cavedano sottoriva, in gara, segue quella più allargo. In genere questa pesca viene praticata con canna roubaisienne aperta nella sua massima estensione. Le lenze per questo tipo di pesca, normalmente, vengono costruite con soli pallini, mentre la loro distribuzione è a scalare verso l'alto. I pallini devono essere molto piccoli: si parte con il n. 11, a volte anche il n. 12, per terminare con il n. 9 o n. 8 (vedi disegno). Con terminali molto lunghi, partendo da un minimo di 40 centimetri per arrivare a 50 centimetri e, talvolta, superarli. L' esca deve scendere a valle lentamente strisciando o rasentando il fondo. La passata va effettuata cercando di operare una leggera trattenuta per rallentarne la corsa verso valle dell'esca, in modo di presentarla al pesce nel miglior modo possibile. A volte tutto questo non basta. E'necessario far fluttuare l'esca liberamente senza effettuare alcuna trattenuta. In condizioni di acqua lenta e pochi pesci è consigliabile aumentare "il fondo" per arrivare anche oltre il metro in più di profondità. Anche in queste condizioni si deve trattenere il meno possibile facendo fluttuare l'esca liberamente. In condizioni di acqua veloce le lenze possono superare i 5 grammi di peso e le piombature vanno raggruppate verso il basso. Da non sottovalutare la pesca con la roubaisienne aperta nella massima estensione per pescare nella seconda gronda innescando lombrichi (quando permessi) o mais. Cavedani, barbi, carpe e tinche sono le prede della pesca con lenze ferme sul fondo. Per questo genere di pesca si consiglia l'uso di lenze costruite con torpilla e pochissimi pallini di piombo. Questa pesca è meglio praticata se si usano dei galleggianti fatti a forma di disco (spinnaker), i quali permettono di rimanere fermi sul fondo. Alla pesca del pesce grosso sottoriva segue quella del triotto e della scardola gradatamente più allargo, fino alla metà, o poco oltre, del canale. Per queste passate occorre una bolognese piuttosto lunga. Al centro del canale l'acqua normalmente è alta circa 4/5 metri ed una canna da 6/7 metri consente di pescare con galleggiante fisso senza troppi problemi nel lancio. Anche la montatura, tenuto conto delle specie che si insidiano, non occorre sia molto leggera e distribuita Le canne fisse giocano un ruolo di copertura. Servono per la pesca veloce del pesce piccolo sul fondo, con
trattenuta di lenza in modo da ben invitare all'abboccata triotti e scardole. La canna fissa può essere utilizzata in
tutte le sue lunghezze. Le grammature variano da 1 grammo fino ad oltre 3 grammi, con zavorre raggruppate e |